Mi nascondo in un taglio di Fontana per osservare il mondo di chi ti osserva.
Bocche spalancate, occhi estasiati, sguardi dubbiosi, riflessivi ed anche un po’ annoiati. Nasi arricciati, rivolti all’insù poi in giù e poi ancora un po’ più in su.
Bisbigli, silenzi, momenti.
Gesti, appunti, commenti.
Facce strane, buffe, compiaciute.
E smorfie, tante inconsapevoli smorfie.
Fontana chiude il sipario.
Gli osservatori vanno via.
Non importa se e che cosa hanno imparato o capito o trovato.
La cosa certa ed importante è che ciascuno avrà per sempre un taglio di Fontana nella mente.
Marisina Vescio